La scelta del comignolo deve tener conto di precise regole fisiche e criteri di sicurezza, oltre che di norme e parametri stabiliti per legge. In questa pagina vedremo in dettaglio com’è fatto un comignolo, ma per poter capire che cos’è, come funziona e a cosa serve il comignolo, prima occorre specificare che esso, insieme ad altri elementi, e nello specifico: il focolare, cioè la cavità in cui si posa la legna per poterla bruciare; la griglia, cioè quell’elemento posizionato sul fondo del focolare che consente il raccoglimento delle ceneri; l’architrave, cioè la parte architettonica esterna rispetto al focolare; la cappa, cioè l’elemento che favorisce il tiraggio dei fumi; la canna fumaria, che convoglia i fumi verso l’esterno permettendone l’espulsione, è uno degli elementi che costituiscono un camino.
I comignoli sono componenti essenziali del camino e del sistema per lo scarico dei prodotti della combustione, in quanto permettono la dispersione dei fumi nell’atmosfera, a prescindere dalle condizioni atmosferiche. I comignoli vengono costruiti in modo da poter funzionare autonomamente garantendo l’espulsione dei fumi in atmosfera, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. In particolare, l’attuale normativa in materia di impianti fumari prevede alcune regole inderogabili per la costruzione dei comignoli, e cioè: il comignolo deve sempre garantire la possibilità di disperdere facilmente i prodotti della combustione, anche in presenza di vento o condizioni meteorologiche avverse; la forma dei comignoli deve essere tale da non consentire il filtraggio e deposito di pioggia, neve o altri corpi estranei all’interno del camino e della canna fumaria; il comignolo deve essere sempre in grado di garantire lo scarico dei fumi, anche in presenza di venti, e indipendentemente dalla loro forza e direzione; la sezione di uscita del comignolo non deve mai essere minore del doppio di quella della canna fumaria su cui viene inserito; il comignolo deve funzionare in modo statico, cioè in assenza di sistemi meccanici o eolici di aspirazione. Nella costruzione di un comignolo, inoltre, si deve tenere conto del reflusso, ossia quel fenomeno in base al quale, in presenza di vento, si genera una pressione maggiore di quella atmosferica sulla copertura degli immobili, rendendo difficoltosa la fuoriuscita dei fumi. Per limitare i problemi dovuti al reflusso, è sufficiente rispettare la quota di sbocco, cioè una sporgenza che consente l’allontanamento del comignolo dalla zona di reflusso.